19.2.12

Dai diamanti non nasce niente

Io amo De Andrè.
Lo amo perché mi ha insegnato un sacco di cose.
Forme del pensare, prima che nozioni.
Perché mi ha mostrato come anche tra la spazzatura si possa nascondere una goccia di splendore. Perché è la bellezza dei margini, quella che mi ha svelato.

Lo amo per il suo sguardo affilato e la morbida poesia;
perché ha detto tante cose prima degli altri, in modo più rivoluzionarlo degli altri; perché ha parlato di ladri, ubriaconi e puttane dicendo sempre cos'erano oltre e grazie a ciò.

Lo amo perché da dischi di 40 anni fa mi parla di ciò che ogni giorno mi vedo attorno e ancora, quando lo ascolto, mi capita di sentir brividi correre lungo la schiena.
Perché mi è capitato poche volte di sentir qualcun'altro scrivere così.
Lo amo perché se io ora sono quello che sono è in parte anche grazie a lui.

E se i compleanni non sono altro che labili segni su un calendario arbitrario, io approfitto del suo per ricordarlo così, per un ritardatario omaggio, che da quando l'ho incontrato non mi ha abbandonato più.

Auguri Faber.
Che il tuo ricordo non sbiadisca, e molti altri possano scoprirti come quel giorno ti ho scoperto io.


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